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DIGIUNO E PREGHIERA PER LA GUINEA- BISSAU

Il 4 novembre

 

La situazione sociale e politica in Guinea-Bissau, dove è presente la chiesa di Verona, è particolarmente tesa.  Da anni il sistema è al collasso, gli organi democratici bloccati, il Parlamento chiuso. E all’avvicinarsi delle elezioni, che il potere continua  a procrastinare, c’è fibrillazione. La povertà dilaga, i giovani fuggono, la chiesa cattolica prende posizione

 

La nostra fede è in Dio, la nostra speranza è in Dio. È Lui che ci guida, è Lui che ci conduce. È Lui che ci dà la forza per percorrere queste strade. Ma, quando sentiamo che le nostre forze diminuiscono, quando la luce si affievolisce, quando la fraternità è corrotta, allora è tempo di volgere lo sguardo a Dio, è tempo di fermarsi e convertirsi. È tempo di lasciare alle spalle i nostri conflitti e ascoltare ciò che Dio vuole dirci.

La verità ha il potere di liberare la Guinea-Bissau, soprattutto in un momento delicato come quello attuale. La nazione si trova ad affrontare sfide gravi: difficoltà nella comprensione reciproca, difficoltà nelle buone relazioni, difficoltà nella buona gestione dei beni comuni, difficoltà nell’educare i propri figli…

La fuga disperata dei giovani guineani verso l'Europa è diventata un fenomeno sempre più evidente, motivata da un sentimento di impotenza e disperazione rispetto al futuro del proprio Paese. Questi giovani, che dubitano della possibilità di costruire un futuro in Guinea-Bissau, vedono l’emigrazione come una valida alternativa per la loro vita, anche se devono affrontare sfide e rischi enormi per la propria sopravvivenza.

Ancora più grave, il paese incontra difficoltà nel riconoscere la verità come l'unica via per la sua trasformazione. In questo contesto l’appello è rivolto al popolo guineano a guardare a Dio, cercando in Lui la forza e la guida necessarie per affrontare queste sfide.

La Giornata di digiuno e preghiera per la Guinea-Bissau è un'occasione per ascoltare Dio. È un tempo per fermarsi, riflettere e convertire i cuori, riconoscendo la necessità della purificazione spirituale e della riconciliazione fraterna. Questa iniziativa non è contro nessuno, ma a favore della Guinea-Bissau. È una giornata di sacrificio, preghiera e solidarietà, che invita tutti a contribuire alla guarigione spirituale e sociale del Paese.

Invitiamo tutti i fedeli cattolici, tutti coloro che credono nel Dio Uno e Onnipotente e tutti gli uomini e le donne di buona volontà, ad una giornata di digiuno e preghiera per la Guinea Bissau, il 4 novembre.

Che sia una giornata di digiuno: il digiuno è una modalità che appartiene a tutte le religioni, come modo per avvicinarsi a Dio. Il sacrificio per il bene sarà ben accetto da Dio. È anche un gesto di solidarietà verso tutti i nostri fratelli guineani che attualmente soffrono la fame e che possono mangiare solo una volta al giorno.

Che sia una giornata di preghiera: la preghiera più intensa è la via maestra per avvicinarci a Dio. Nei momenti più difficili della vita, la preghiera, l'ascolto della parola di Dio, la celebrazione dell'amore di Dio, sono cibo e sostentamento per la vita di chi soffre. Vogliamo presentarci a Dio insieme agli oppressi e ai sofferenti della nostra madre Guinea Bissau. In tutte le chiese e comunità parrocchiali si organizzino in quel giorno momenti straordinari di preghiera, al mattino, al pomeriggio e alla sera, secondo ciò che è più opportuno: preghiera del Rosario, adorazione eucaristica, letture bibliche, ecc. In segno di comunione e sinodalità, alle ore 13 di quel giorno, sarà celebrata l'Eucaristia nelle due Cattedrali e in tutte le chiese della Diocesi di Bissau e Bafatá.

Che sia una giornata di solidarietà: è molto importante vivere momenti di condivisione con chi soffre di più. Potrebbe essere un gesto di benvenuto, potrebbe essere una donazione, potrebbe essere un piccolo segno di carità. L'importante è che rimanga segreto: la mano sinistra non sa cosa ha fatto la mano destra. Che sia una giornata di promozione sociale: tutte le scuole cattoliche del Paese rimarranno chiuse in questo giorno, sottolineando l'importanza di concentrarsi su Dio e sulla preghiera. Questo gesto simboleggia l'impegno dell'intera comunità cattolica a dedicarsi al digiuno, alla preghiera e alla promozione della pace e della fraternità. Tutti gli studenti che frequentano le scuole cattoliche, insieme ai loro insegnanti, sono invitati a partecipare a questa iniziativa. Radio Sol Mansi è inoltre invitata a promuovere una programmazione adeguata che possa aiutare l'intera popolazione nazionale a partecipare a questo momento di digiuno e preghiera per la Guinea Bissau. Caritas Guinea-Bissau, insieme alla Caritas Diocesana di Bafatá e Bissau, cercano la modalità più opportuna per partecipare. Che  Dio ascolti la nostra richiesta e la nostra preghiera per la pace e il bene per la Guinea-Bissau, accolga il nostro sacrificio e la nostra solidarietà, renda i cuori i nostri politici e governi più attenti ai bisogni del popolo guineano; che Dio ci indichi la sua strada e ci dia la forza di percorrerla insieme, da fratelli quali siamo; che Dio benedica la Guinea-Bissau, i suoi politici e governanti, che benedica tutto il popolo guineano che cerca la pace e il bene per il paese.

 

Bissau e Bafatá, 23 ottobre 2024

dom José Lampra Cá, vescovo di Bissau

don Lucio Brentegani, amministratore diocesano di Bafatà

 

Missio Verona Onlus

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